Le imposte locali sulla casa sono cambiate
praticamente ogni anno, da qualche tempo a questa parte. E la principale novità
(non l’unica peraltro) che ha coinvolto il nostro 2014 è stata il debutto della
TASI, il tributo destinato a
finanziare i cosiddetti servizi
indivisibili del Comune, quelli come l’illuminazione pubblica o il
rifacimento dei marciapiedi di cui fruiscono tutti senza che sia possibile
distinguere il “consumo” individuale.
Al contrario
dell’IMU, la TASI si paga anche sull’abitazione
principale (che solitamente, anzi, è stangata più delle altre, anche se non
in tutti i Comuni), e il motivo è semplice. Se ipotizziamo un contribuente che
vive 350 giorni l’anno nel Comune X e i restanti 15 giorni nella casa al mare
nel Comune Y, è ovvio che consuma di più i servizi indivisibili di X, ed è
quindi logico che la TASI sulla prima casa sia più salata.
Su come si
calcola la TASI magari ritorneremo un’altra volta. Oggi invece ci concentriamo
sulle date di versamento per l’anno
2014, argomento assai travagliato considerato che, a causa della novità dell’imposta,
molti Comuni sono riusciti a deliberare in materia con molto ritardo e alcuni
perfino adesso non ci sono ancora riusciti.
A regime, la
TASI si versa in due rate: un acconto da versare entro il 16 giugno e
il saldo entro il 16 dicembre. L’acconto
è calcolato come pari al 50% della TASI versata nell’anno precedente, posto naturalmente
che non vi siano variazioni nel patrimonio immobiliare posseduto.
Dato che il 2014
è però l’anno di debutto della TASI, ovviamente per quest’anno le regole sono un po’ diverse: per stabilire l’acconto
occorre infatti calcolare il tributo complessivo previsto per l’anno in corso (dunque
con le aliquote e le detrazioni adottate dal Comune per quest’anno) e dividerla
per due. Per il saldo, invece, nulla cambia.
Poiché però,
come detto, moltissimi Comuni non hanno fatto a tempo a deliberare in materia,
ecco che le date di versamento dell’acconto sono state triplicate: 16 giugno, 16 ottobre e 16 dicembre.
A giugno hanno
già versato l’acconto quei contribuenti il cui Comune aveva emanato e pubblicato
il regolamento entro il mese precedente. Per gli altri Comuni è stato dato
invece tempo fino al 10 settembre per emanare la delibera e al 18 per
pubblicarla sulla pagina del Ministero delle Finanze dedicata alla fiscalità
locale. Perciò, i cittadini che devono contribuire alla TASI in uno o più di
questi Comuni, devono provvedere a fare i calcoli e ad eseguire il versamento
entro giovedì 16 ottobre.
Tuttavia, ci
sono ancora alcune centinaia di Comuni che hanno mancato anche questo secondo
appuntamento. Cosa fare, in questa situazione? La legge parla chiaro: la TASI
si verserà in unica soluzione (acconto + saldo) entro il 16 dicembre, applicando alla base imponibile l’aliquota
fissata dalla legge, pari all’uno per
mille.
A questo punto,
come fa il cittadino a sapere come comportarsi? Ritorna utile il suddetto sito ministeriale, dove è possibile
fare una ricerca Comune per Comune. Il motore di ricerca è molto facile da
utilizzare, perciò ciò che serve non è una grande competenza informatica,
quanto piuttosto tanta buona volontà nell’andare a spulciare le delibere
comunali.
Non vi resta
dunque che collegarvi alla pagina http://www.finanze.it/dipartimentopolitichefiscali/fiscalitalocale/IUC/sceltaregione.htm
e... buon divertimento!