Iniziamo oggi un piccolo viaggio alla scoperta dei
meccanismi dell’Otto, del Cinque e del Due per Mille, ovverosia i tre
meccanismi complementari che consentono, a chi lo desidera, di destinare una
parte delle proprie imposte a soggetti differenti dall’Erario.
Iniziamo dal più
noto e tradizionale, l’Otto per Mille.
Tale meccanismo consente (o, più esattamente: obbliga) l’attribuzione dello 0,8% della propria IRPEF annuale ad
un ente di natura religiosa. Perché abbiamo
sottolineato la parola “obbliga”? Poiché, a differenza del Cinque e del Due per
Mille, il meccanismo dell’Otto per Mille si
applica a tutti i contribuenti, volenti, nolenti e perfino indifferenti.
Infatti, nell’ipotesi
che il contribuente non desideri esprimere alcuna preferenza, il suo Otto per
Mille viene comunque attribuito a tutti i soggetti in gara, in proporzione alle preferenze espresse
dalla totalità degli italiani, ad eccezione delle Assemblee di Dio in Italia e
della Chiesa Apostolica che hanno rinunciato a tale possibilità devolvendola
allo Stato.
Quello degli indifferenti è un tema assai rilevante,
considerando che ogni anno solo il 40% dei contribuenti esprime una scelta, che
però di fatto finisce per condizionare anche il restante 60% che invece non
adotta alcuna decisione.
È da notare inoltre
che il discorso riguarda esclusivamente l’IRPEF, e cioè l’imposta sul reddito delle persone fisiche. Non rientrano perciò in
alcun modo nel calcolo: le imposte differenti da quelle sul reddito; le
addizionali regionali e comunali; le imposte sul reddito sostitutive dell’IRPEF
incluse le diverse forme di tassazione separata; le imposte sul reddito
applicate a soggetti diversi dalle persone fisiche.
A questo punto,
vediamo in cosa consiste la platea dei beneficiari, che con il passare degli
anni è andata sempre più crescendo. C’è innanzitutto la Chiesa Cattolica, a favore della quale fu istituito in origine il
meccanismo in virtù della revisione dei Patti Lateranensi nel 1984; e naturalmente
si tratta anche del soggetto che beneficia del maggior numero di adesioni, pari ogni anno a circa l’80% delle
scelte espresse.
Ci sono poi numerose altre confessioni religiose
che negli anni hanno stipulato accordi analoghi con il Governo italiano: Unione
delle Chiese cristiane avventiste del settimo giorno, le Assemblee di Dio in
Italia, la Chiesa Evangelica Valdese, la Chiesa Evangelica Luterana, l’Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane, la Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia ed Esarcato
per l’Europa Meridionale, l’Unione Buddhista Italiana, l’Unione Induista
Italiana, la Chiesa Apostolica in Italia e l’Unione Cristiana Evangelica Battista
d’Italia. Da molto tempo si attende lo sbarco nel mondo dell’Otto per Mille per
le comunità islamiche, con cui le trattative sono in corso e che
presumibilmente, quando sarà il momento, si porranno agevolmente al secondo
posto fra le confessioni prescelte dai contribuenti.
Rimane infine la
possibilità di destinare l’Otto per Mille allo Stato, che lo dovrebbe utilizzare specificatamente per scopi sociali
e umanitari, sebbene di fatto una buona parte di questi fondi sia stornata
quasi ogni anno per coprire buchi sparsi nel bilancio pubblico.
Come
si esprime la propria scelta? Mettendo una firma nell’apposito riquadro contenuto nella scheda 730-1 oppure
nel frontespizio del modello UNICO-PF, secondo i casi. Chi invece fosse
esonerato dalla dichiarazione dei redditi, può comunque esprimere la sua scelta
consegnando la medesima scheda al proprio sostituto d’imposta o al CAF.